Dott.Giuseppe Carbone, specialista Chirurgia Vascolare, varici, Intervento chirurgico LASER, Angiologi, medicina estetica, mesoterapia, cellulite, Flebologia, Ecocolor doppler


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L.A.S.E.R.

Sezione Vascolare

Che cosa è il L.A.S.E.R.?

Laser è un acronimo che deriva dall'inglese Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Si tratta di un apparecchio che emette un fascio di luce composto da radiazioni elettromagnetiche della stessa lunghezza d'onda. Queste onde hanno poi la medesima fase e la stessa direzione, e possono in tal modo rafforzarsi a vicenda fino ad acquisire una potenza impressionante combinabile a un'enorme precisione, tanto da forare e sciogliere una lastra di metallo, leggere un codice a barre o modificare strutture biologiche a livello microscopico. Il Laser si sta affermando sempre di più in molti settori della chirurgia per l'indubbio


vantaggio per il Paziente di essere operato ambulatoriamente in modo indolore e in anestesia locale, senza rischi di sanguinamento e necessità di fastidiose medicazioni. Negli ultimi anni ha trovato impiego nella chirurgia delle varici sostituendo quasi del tutto l'intervento conosciuto come "Stripping della safena".

In che cosa consiste questa metodica?
Da non confondere con il LASER utilizzato dai dermatologi per il trattamento di lesioni cutanee o dagli angiologi per trattare i capillari. Si introduce all'interno della vena malata un cateterino venoso nel cui interno si fa scorrere la fibra ottica conduttrice fino al punto desiderato. A questo punto il chirurgo attiva il Laser durante l'estrazione del catetere per tutto il decorso della vena fino ad ottenere la completa obliterazione della stessa.

Che tipo di anestesia viene utilizzata?
L'intervento può essere eseguito totalmente in anestesia locale, personalmente preferisco iniziare con una piccolissima dose di anestesia locale nel punto in cui si isola la vena e passare ad una anestesia generale di breve durata (5 minuti) solo nel momento in cui il LASER sprigiona la sua energia.

Quali sono i vantaggi di questa metodica?
Assenza del taglio all'inguine e di altri tagli ad eccezione di una piccola incisione di circa 1 cm dove viene incannulata la safena
Durata dell'intervento molto più breve e quindi minori rischi operatori
Anestesia meno impegnativa
Decorso post-operatorio breve, assenza di ematomi, il paziente si alza quasi subito dopo l'intervento e viene dimesso al massimo il giorno dopo e può tornare alle proprie attività.

Sono previste complicanze?
Non esistono interventi chirurgici esenti da complicanze. Anche la semplice asportazione di una cisti può presentare delle complicanze. Si tratta sempre di valutare quali sono le percentuali delle complicanze chirurgiche e quelle della malattia non trattata, insomma stabile il rapporto tra i rischi e i benefici di una procedura chirurgica. Nel caso di questa metodica le complicanze sono minori rispetto al classico intervento di "Stripping" e i benefici sovrapponibili al metodo classico.

Le varici possono ritornare?
Le varici trattate non possono ritornare, ma ne possono venire delle altre. Voglio precisare che l'intervento per varici rappresenta un momento dell'iter terapeutico, corregge un problema emodinamico, ma il paziente affetto da malattia varicosa rimane un paziente con delle vene che vanno periodicamente controllate e protette. In ogni caso le varici che dovessero comparire a distanza di tempo da un intervento potranno essere facilmente trattate con procedure mini-invasive ed ambulatoriali.

Quindi Lei consiglia ai pazienti affetti da varici di sottoporsi all'intervento?
Assolutamente si, ma dopo uno studio accurato con esami strumentali eseguiti da specialisti competenti e una valutazione clinica sui rischi e benefici dell'intervento. Infatti non tutte le varici sono operabili



Centro L.A.S.E.R. Varici, Diagnostica Vascolare, Medicina Estetica | carbonegiuseppe@varici.org

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